11 Apr 2016

h+ invita a esplorare la vocazione del made in Italy su misura attraverso una mostra in cui il design di matrice artigiana si riunisce intorno a una tavola in giardino.
Dal 12 al 17 aprile il terrazzo di h+, connesso al cortile sottostante con la nuova scala di Leftover, diventa uno spazio living all’aperto nel cuore di Brera Design District e ospita una piccola mostra in cui ogni elemento è one-off, pezzo unico.

Lababo-Marble-Trug-StefanoBongiorno-Leftover

Il segno progettuale di 14 autori incontra le intuizioni sulle materie legno, carta, ceramica, ferro, lino, vetro, marmo, lana, argilla, carbonio.
I lavori dei designer/produttori indipendenti sono presentati sul tavolo con superfici di resina e cemento colorati con pigmenti puri di Alfred von Escher sul terrazzo, illuminato dalle luci disegnate ad hoc dallo studio Gruppo C14.
In mostra troviamo le cementine grezze della fabbrica Tomasello di S. Flavia, il servizio di porcellana da tavola Végétal di Chiara Andreatti, i tappeti in pura lana Ike e Koi di Vito Nesta e Ludek Lancellotti e il tavolo Ghianda di Vito Nesta, le bacchette Joy-Stick di Antonio Cos, il lavabo Marble Trug di Stefano Bongiorno per Leftover, il paravento Armando e Lia di Ilaria Innocenti, i quaderni rilegati a mano con le carte dei mercati di Palermo di Carmela Dacchille|Edizioni Precarie, i tessuti geometrici di Zazie Gnecchi Ruscone, l’oliera in lamiera e sughero di Vittorio Venezia, il timbro in argilla refrattaria MadrePane di Roberto Sironi, i quadri fossili e la sedia in legno e fibra di carbonio Union(e) di Matteo Parenti, le stoviglie in ceramica italiana del ‘900 reinterpretate con illustrazioni dell’epoca da Emanuela Sala|PiattoUnico.
Il concept sottolinea la scelta consapevole dell’idea – da difendere e valorizzare – di arrivare al “pezzo unico” e descrive il privilegio del produrre in edizione limitata, lontano dai processi produttivi seriali.

Union(e)-di-Matteo-Parenti

La terrazza diventa un luogo di incontro e convivialità, pensato intorno a una cucina funzionale temporanea. Al centro si trova il tavolo sociale di 4 mt, scomposto in più tavoli accessori, dove si svolge uno show-cooking materico: “fare” il pane e la pasta diventa un momento concreto e simbolico al contempo, di incontro, relazione e scambio.
Gli oggetti in mostra sono lo spunto per il reading speciale di Petunia Ollister che al mattino posterà su Instagram (#bookbreakfast) l’incipit di un libro e la foto di una colazione diversa ogni giorno.

ONWARDS TALKS
Tutti gli oggetti presenti in mostra appartengono alle nuove declinazioni del design handmade in Italy, nate dallo studio e dall’esperienza dei mestieri tramandati.
L’importanza del genius loci nell’irripetibile tradizione artigiana italiana, che favorisce la commistione di manifatture e mestieri, in dialogo con il design, a partire dalla fase progettuale, è al centro del talk.
Su questi argomenti interverranno Alberto Cavalli| Fondazione Cologni, Clara Tosi Pamphili| A.I. Artisanal Intelligence, Claudia Pignatale| Secondome, Martina Liverani| Dispensa Magazine, Alberto Nespoli| Segno Italiano, che ci parla del nuovo brand Eligo, e Raffaella Guidobono di Leftover che modera gli ospiti.
Il 12 aprile Lucia Giuliano| Direttore dell’Accademia Abadir di Catania, presenta il talk Studiare Design in Sicilia e racconta l’esperienza formativa insieme a Francesco Librizzi e Vittorio Venezia.
I talk sono nelle corde del format Onwards dagli esordi del 2014, con le prime conversazioni sul Futuro Artigiano intraprese nel terrazzo di h+.
facebook.com/onwards01/

made-in-italy-design-scala-Leftover-by-Alfred-von-Escher

IL GIARDINO
Nel giardino di h+ la scala site-specific di 5 mt progettata da Alfred von Escher| Leftover conduce il pubblico alla terrazza. La struttura è ariosa e leggera in multistrato marino 18mm e si ispira alle torri di bamboo intrecciato di Mike and Doug Starn e alle rudimentali impalcature edili utilizzate in Sicilia fino agli anni ‘80.
Gli esterni con il cortile, la terrazza e la nuova scala vengono presentati attraverso un progetto di verde con agrumi, ulivi e piante aromatiche che funziona come punto di rigenerazione urbana.