Una sperimentazione grafica che ha per protagonisti alcuni dei loghi più famosi, modificati in modo intuitivo e divertente. L’artefice delle trasformazioni è il designer Marco Schembri, che si è cimentato nel ridisegnare ogni singolo logo, prendendo spunto dall’essenza o da una peculiarità del prodotto di volta in volta rappresentato.
Una domanda precede il lavoro che potete ammirare, ed è questa: come sarebbe il marchio se subisse gli effetti del prodotto?
Complice una dieta a base di hamburger e patatine, la M di McDonald perderebbe la sua snella silhouette. Più drastica sarebbe la sorte della scritta Gillette, tagliata in due dall’affilata lama del rasoio. Quanto poi a quella Absolut, diventerebbe a mala pena leggibile, sotto gli effetti dell’alcool…
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