Ci sono quelle immaginarie, come nelle più celebri opere di letteratura, quelle reali, cresciute nel corso di millenni di storia e, ancora, quelle fondate in un solo momento grazie al semplice gesto di un uomo.
Le città non si misurano tanto per la loro larghezza o lunghezza ma per il loro carattere, quasi fossero delle persone. Ognuna ha i propri lineamenti e suscita emozioni diverse – amore, odio, ossessione, nostalgia, appartenenza – a chi la frequenta.
La complessità di percezioni legata alla metropoli è riprodotta da WallPepper®, con la stessa quantità di sfaccettature, nei cataloghi Trend-Line e Fine-Art. Ora la città rievocata sulla superficie della carta da parati è un tracciato razionale alla “Le Corbusier”, come accade nel soggetto “Metallic City”; ora, invece, una nuvola impalpabile di edifici come in “Citè Ombrèe” o la somma di prospettive diverse.
Le città immaginate da WallPepper®
Maurizio Galimberti, artista che lavora con la scomposizione dell’immagine, crea a questo proposito dei veri e propri mosaici fotografici dove sono rappresentati alcuni degli angoli più celebri delle capitali del mondo. “Arco di Trionfo” e “Guggenheim” diventano le interpretazioni del tutto personali di monumenti urbani mentre “Yellow Dance” ricompone il tradizionale attimo di traffico newyorkese in un caleidoscopio di polaroid.
Saverio Lombardi Vallauri descrive invece alcune delle architetture più pubblicate: le scultoree masse in mattoni della Sinagoga Cymbalista di Mario Botta sono protagoniste del soggetto “Tel Aviv #01” mentre le facciate in titanio di Gehry del Lou Ruvo Center animano “Las Vegas #03”.
Lo stupore quasi infantile della maestosità della città è, ancora, il motivo delle grafiche di Guido Scarabottolo: “Downtown” è un disegno in cui sono riportati tutti gli elementi contenuti nel tessuto urbano contemporaneo, se non addirittura futurista, dagli animali alla coesistenza di culture differenti, compresa una curiosa navicella aliena.
Anche Alessandra Scandella, come Guido Crepax, considera l’architettura come componente imprescindibile delle sue opere, per quanto sia lo sfondo delle attività sociali di indipendenti figure femminili.
Da New York a Rio de Janeiro, Parigi, Tel Aviv, Berlino o Milano, le carte da parati WallPepper® sono una guida assolutamente personale dei territori del mondo che portano in qualsiasi ambiente il fascino del sogno costruito dall’uomo.
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