Il progetto della birreria Pivohram Golar in Slovenia sfrutta per intero le caratteristiche tipologiche e di posizione urbana dell’edificio preesistente appartenente al nucleo storico di un antico paese sottoposto alla tutela dei Beni Culturali.
Essendo l’edifico in parte interrato, lo studio di progettazione AMAGA’ STUDIO ha deciso di collocare tutti gli ambienti di servizio al piano terra e di sfruttare, invece, il piano primo come locale principale, al quale si accede attraverso un’ampia terrazza esterna. Quest’ultima funge da vero e proprio ampliamento degli spazi interni, con la particolarità di offrire un’eccezionale vista sul fiume Mura, all’ombra della collina del castello.
Una volta entrati, lo sguardo si focalizza dritto verso l’unica parete conservata dell’edificio, che è stata interamente rivestita in pietra. La parete stessa funziona anche da “scenografia” in occasione di eventi con esibizione di complessi di musica dal vivo.
Sulla sinistra è posizionata un’importante scala interna elicoidale in cemento Rizzi. Essendo l’intero edificio accessibile al pubblico, è stata introdotta una scala capace di unire a tutti gli effetti (anche visivamente oltre che fisicamente) i diversi ambienti del locale, posti, per ovvie ragioni di spazio e funzionali, su tre livelli. L’estetica della scala, data in particolar modo dalla forma elicoidale, la rende unica nel suo genere: un vero e proprio elemento decorativo di per sé e funzionale al tempo stesso. Una sorta di scultura architettonica.
Vis-a-vis alla scala, ovvero alla destra dell’ingresso, si trova il piano bar. Anch’esso si contraddistingue per l’estetica lineare, oltre che per la combinazione di materiali diversi come il cemento, il legno e il vetro. La forma massiccia del piano in legno (materiale caldo) viene ben supportata dal basamento, in parte rivestito in cemento (grigio) ed in parte rivestito di fondi di bottiglia (ambra). Gli stessi materiali del piano bar sono presenti un po’ dappertutto all’interno di altri dettagli e rivestimenti del locale.
Le pareti sono semplicemente intonacate. I davanzali e gli infissi sono in legno di quercia. Sempre il legno caratterizza la pavimentazione in parquet a doghe larghe (collezione “Chateaux 2” by Rudda) di tutti e tre i piani. Unica eccezione il piano primo, dove il parquet è abbinato alla ceramica della collezione “Ono” by Mutina. Un ultimo dettaglio importante riguarda la scelta di utilizzare il legno del parquet anche su parte delle pareti e del soffitto, tutt’intorno al muro in pietra per accentuarne l’effetto scenografico.
Al piano terra si trova la saletta fumatori, divisa dal resto dello spazio attraverso una parete in vetro fumé. Oltre ad essa, sempre al piano terra sono collocati i servizi igienici, la cucina, ed altri spazi di servizio. Nel sottotetto e stato ricavato un altro piano, interamente a disposizione di gruppi per occasioni particolari come cene di lavoro, compleanni, anniversari e simili.
Il progetto, anche se di iniziativa privata ricade, all’interno di un ampio intervento volto a riqualificare e far rivivere il centro storico dell’antica cittadina.
Photo Credits Marjana Ojsteršek
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