Il 2 ottobre in occasione della mostra Dialoghi di filo – prorogata fino al 27 novembre – la storica del costume Maria Antonietta Tovini condurrà il pubblico alla scoperta degli abiti che ha progettato e realizzato per la mostra, nella vista guidata Ricostruire un abito. Canoni storici nell’era della tecnologia.
Grazie ai materiali messi a disposizione da Alcantara®, Dedar e Dreamlux Maria Antonietta Tovini ha creato tre abiti che dialogano con le sale storiche di Palazzo Morando e conducono il visitatore alla scoperta della moda e del costume di tre periodi differenti.
Tre abiti ispirati ai modelli del passato
E’ ispirato al modello ‘Riding Habit’ della prima metà del Settecento, solitamente in seta e lane pregiate, l’abito realizzato con il materiale Alcantara®, versatile e in tre diversi “pesi”, come i motivi decorativi floreali, sempre in Alcantara®, che riprendono il ricamo di un berretto da casa maschile francese.
Una veste da casa, su modello storico dei primi del Seicento, è quella composta con i tessuti Dedar: nove stoffe da arredamento diverse e speculari per la parte esterna e cinque ulteriori tessuti per la parte interna. Quasi interamente cucita a mano, la veste è sorretta da un’armatura interna al corpino presente anche nell’originale.
E’ un vero e proprio mantello di luce invece, quello ispirato ad un soprabito creato da Mariano Fortuny nel 1910 con una decorazione liberamente tratta dal tessuto “Papillons et Feuilles de Mauve” di Bianchini Férier et Cie del 1907. La particolarità di quest’abito è che è stato creato con il tessuto Velo Bronze di Dreamlux, cablato con un telaio di fibra ottica che, con una speciale tecnica chiamata Art Light, viene graffiata per far emergere la luce e il motivo decorativo.
Oltre agli abiti di Maria Antonietta Tovini saranno illustrati durante la visita guidata anche altri abiti in ricostruzione storica, sempre esposti in mostra, realizzati nell’ambito dei progetti laboratoriali al termine del percorso accademico da giovani costumisti, Gisella Cappelli, Giulia Mio, Luca Morando, Jiwoo Park e Edoardo Russo.