Il Museo d’arte della Svizzera italiana presenta And Now the Good News, un percorso espositivo con più di trecento opere provenienti dalla Collezione Annette e Peter Nobel, che indaga gli usi del giornale come mezzo e supporto artistico nel XX e XXI secolo.
L’esposizione a cura di Elio Schenini, MASI Lugano, e Christoph Doswald, presenta al pubblico una selezione di oltre trecento opere, tra dipinti, disegni e collage, il cui denominatore comune è il giornale.
Alla base della straordinaria raccolta riunita dai coniugi Nobel nell’ultimo quarto di secolo, vi è l’uso che gli artisti nel XX e XXI secolo hanno fatto della carta stampa quale soggetto, supporto, elemento compositivo o referente concettuale.
Il corpus della collezione prende avvio dalle opere di esponenti del Cubismo, del Dadaismo e del Surrealismo, per poi proseguire con alcuni dei principali rappresentati delle neoavanguardie degli anni Sessanta, e giungere fino ai nostri giorni con alcune figure di primo piano del panorama artistico contemporaneo.
Attraverso le opere di artisti quali Georges Braque, Joseph Beuys, Sigmar Polke, Andy Warhol e degli svizzeri Thomas Hirschhorn, Daniele Buetti e Urs Fischer, la collezione si interroga sul rapporto tra testo e immagine, testimoniando la fertilità dell’incontro tra il mondo dell’arte e quello della carta stampata, da cui hanno avuto origine nuovi modelli pittorici e compositivi.
And Now the Good News, l’incontro tra l’arte e la carta stampata
Il percorso espositivo si snoda lungo i due livelli del LAC, articolandosi in una decina di sezioni che seguono un ordine cronologico da inizio Novecento ad oggi. Grazie alla varietà di approcci e stili inclusi nella collezione, l’allestimento propone un racconto avvincente in cui si mescolano analisi sociale, riflessione esistenziale, critica politica, indagine filosofica e sovversione ironica, offrendo al visitatore un’occasione unica per indagare le relazioni tra arte e media del nostro tempo.
Dalla seconda metà dell’Ottocento, gli articoli e le immagini pubblicate sulla stampa scandiscono il ritmo della nostra quotidianità e definiscono il nostro rapporto con lo scorrere del tempo e con le vicende del mondo. Non è dunque un caso se, nell’intreccio sempre più inestricabile tra arte e vita che i movimenti artistici del primo Novecento hanno inaugurato, il giornale – oggetto in cui più di ogni altro si incarna lo spirito della vita moderna – sia diventato uno dei soggetti privilegiati delle sperimentazioni linguistiche, a partire dalle quali gli artisti hanno interrogato e continuano a interrogare la realtà.
Sabato 28 maggio And Now the Good News verrà inaugurata da un’azione dell’artista svizzero Roman Signer, che verrà filmata ed entrerà a fare parte del percorso espositivo. Eventi e attività di mediazione culturale saranno comunicati nel corso del periodo espositivo.
All’esposizione sarà inoltre dedicata l’omonima pubblicazione Edizioni Casagrande, corredata da immagini a colori di tutte le opere in mostra, unitamente a contributi critici di Elio Schenini e Christoph Doswald, oltre ai testi del filosofo francese Jean Baudrillard e dell’artista svizzero Thomas Hirschhorn.
28 maggio – 15 agosto 2016
LAC Lugano Arte e Cultura